
Mi capita di leggere molti libri legati alla mia professione, ma raramente un testo mi accompagna come ha fatto “Shiatsu e Counseling – L’arte dell’ascolto e la gestione del colloquio con il cliente” di Gianpiero Brusasco. Non è uno di quei manuali tecnici che si dimenticano in fretta: è piuttosto il diario di un cammino, un compagno di viaggio che sussurra, pagina dopo pagina, che un altro modo di essere operatori è possibile.
La prima cosa che mi ha colpito è stato il modo in cui Brusasco parla dell’ascolto. “Quando impari ad ascoltare davvero,” scrive, “non solo con le mani ma anche con le parole, succede qualcosa di straordinario.” E io, che mi sono sempre concentrato sulla precisione del tocco, ho iniziato a chiedermi: quanto ascolto veramente chi ho davanti? Non solo la tensione dei muscoli, il respiro, il flusso energetico, ma la persona intera?
Brusasco ci accompagna in questa riflessione con naturalezza, spiegando che il colloquio non è un accessorio al trattamento Shiatsu: è un ponte. Un ponte tra parola e corpo, tra intenzione e trasformazione. E non è un colloquio qualunque: è uno spazio sacro, protetto, dove l’altro può riconoscersi prima ancora di essere toccato.
Un altro aspetto che ho apprezzato profondamente è come l’autore affronta il tema del Counseling. All’inizio ero scettico: “Perché mai un operatore Shiatsu dovrebbe occuparsi di Counseling?” mi chiedevo. Brusasco risponde con semplicità disarmante: non si tratta di studiare il Counseling come disciplina autonoma, ma di imparare a gestire bene il colloquio, anche con quei clienti che parlano poco o, al contrario, troppo. Il libro offre strumenti pratici — riformulazione, ascolto attivo, domande aperte — che fanno una differenza enorme nel nostro lavoro. Tecniche che aiutano non solo a capire meglio ciò che viene detto, ma soprattutto ciò che rimane inespresso.
Quello che rende speciale questo testo è anche la sua storia. Gianpiero Brusasco non scrive da teorico: lui ha camminato, e tanto. Anni di pratica e di insegnamento nello Shiatsu, poi la formazione in Counseling Psicosintetico, che gli ha dato — come racconta — il linguaggio per sistematizzare intuizioni maturate nel tempo. È da questa esperienza che nasce il libro: un dono a tutti gli operatori che sentono che il dialogo può essere parte integrante del trattamento, senza tradirne l’essenza.
La struttura del volume è chiara e amichevole. Otto capitoli, ognuno introdotto da un’immagine simbolica (un tocco di poesia che non guasta mai), seguiti da esempi pratici e casi reali che rendono viva la teoria. Alla fine di ogni capitolo, uno schema riassuntivo per fissare i concetti chiave, e in chiusura, le schede di lavoro, preziose per la formazione personale e professionale. Si parla di ascolto attivo, gestione delle aspettative, empatia, comunicazione non verbale — ogni aspetto è trattato con rigore ma anche con grande umanità.
Un altro punto che mi ha molto colpito è il dialogo tra oriente e occidente. Lo Shiatsu nasce dalla tradizione orientale, il Counseling da quella occidentale: apparentemente due mondi lontani, ma che Brusasco fa incontrare con grazia. Ricordo una storia che racconta nel libro: una cliente che, dopo un trattamento, gli disse: “È come se tu mi avessi ascoltato prima ancora che parlassi.” Questo è il cuore del suo insegnamento: unire il sentire corporeo allo spazio dialogico, per incontrare la persona nella sua totalità.
Tra i consigli che mi porto via da questa lettura, ce n’è uno in particolare che continuo a ripetermi: non avere fretta di capire. Saper creare uno spazio vuoto, silenzioso, accogliente, dove l’altro possa semplicemente essere. E poi l’invito a riformulare, a restituire senza aggiungere nulla, come esercizio di umiltà e precisione. Tecniche semplici sulla carta, ma che cambiano profondamente il modo di stare con l’altro.
Infine, le schede dedicate alla comunicazione non verbale mi hanno insegnato a osservare con occhi nuovi. La postura, i silenzi, il tono della voce: messaggi che spesso parlano più delle parole. Quando il cliente si sente davvero ascoltato, scrive Brusasco, le difese cadono e il trattamento può diventare un’esperienza trasformativa.
In definitiva, “Shiatsu e Counseling” non è solo un libro: è un invito. Un invito a praticare un’arte antica in modo nuovo, a trasformare ogni trattamento in un incontro autentico. Un testo che consiglio a tutti gli operatori, neofiti o esperti, che sentono il bisogno di andare oltre il gesto tecnico, per entrare nella dimensione più vera e profonda dell’ascolto.
Massimo Rosso
Centro Tao Network