Sei attratto dalla rabbia, dall’invidia, dalla paura del futuro?
Sei propenso alla cordialità, alla compassione, alla carità?
Dentro ciascuno di noi abitano forze apparentemente inconciliabili. Ombre che ci trascinano verso il basso e luci che ci elevano. Rabbia e cordialità, invidia e compassione, paura e carità: non sono opposti inconciliabili, ma potenzialità differenti che attendono di essere integrate. Non si tratta di scegliere negando una parte, ma di comprenderne il senso, così che l’una diventi via di accesso all’altra.
Il Counseling Trasformativo nasce proprio da questa tensione. È un percorso che accompagna la persona a scoprire in sé la capacità di trasformare gli impulsi distruttivi in forze generative. Non promette di cancellare le ombre, ma insegna a illuminarle con la luce. Mostra che in ogni paura vive un seme di speranza, e che perfino l’invidia può rivelarsi un invito alla solidarietà.
La radice filosofica: Spinoza e l’etica della ragione
Baruch Spinoza ricordava che «la ragione porta l’uomo a desiderare per gli altri ciò che desidera per sé».
Questa frase indica l’orizzonte del Counseling Trasformativo: un cammino che libera dalle passioni tristi – rabbia, invidia, paura – per condurci alle passioni gioiose, quelle che ci uniscono agli altri e ci radicano nel mondo.
La ragione, per Spinoza, non è freddezza ma chiarezza. Non combatte le emozioni: le guida, le integra, le trasforma. Quando restiamo prigionieri dell’ira o dell’invidia, la nostra libertà si restringe. Ma quando impariamo a desiderare per gli altri ciò che desideriamo per noi, quando apriamo il cuore a una gioia che non esclude nessuno, allora la nostra umanità si accresce.
In questa prospettiva il Counseling Trasformativo non è una tecnica, ma un’arte del vivere: un esercizio di ragione affettiva che illumina la vita interiore e i rapporti con gli altri.