È possibile realizzare i propri sogni nella vita reale? La parola “sogno” ha diversi significati: 1) sogno come sogno onirico (pensiero notturno), 2) sogno come desiderio.

Quando si parla di sogno come desiderio, la realizzazione dei propri desideri diventa un proposito comune. Tuttavia, a volte è necessario adattare le proprie ambizioni alla realtà. Da adulti, abbiamo la possibilità di scoprire quali sono i nostri veri desideri e, soprattutto, quelli per i quali siamo disposti ad affrontare tutte le sfide necessarie per realizzarli. In questo processo, potrebbe essere necessario andare contro i principi morali generalmente accettati che ostacolano il raggiungimento dei nostri obiettivi. A volte, dobbiamo scegliere di abbandonare alcuni desideri infantili che non sono più così importanti alla luce dei nostri valori e delle altre priorità della vita adulta.

Passando al sogno come sogno onirico, dobbiamo considerare che i sogni onirici sono imprevedibili e provengono dall’inconscio. Tuttavia, hanno un forte impatto emotivo e influenzano anche il nostro io conscio. I sogni possono influenzare il nostro pensiero in modo positivo o negativo e sono spesso utilizzati a scopo terapeutico per favorire l’autocoscienza.

La pratica buddhista della meditazione è affine al processo di autocoscienza. La meditazione buddhista ci permette di entrare nello spazio tra il conscio e l’inconscio, la zona del subconscio, dove, in uno stato mentale particolare, è possibile auto-osservarsi. In questo stato di auto-osservazione cosciente, che si trova in uno stato vigile ma simile al dormiveglia, è possibile influenzare lo stato del sogno e dirigere le emozioni con un sottile controllo per risolvere i conflitti interiori tra conscio e inconscio. È uno stato mentale in cui non si è né sotto il controllo della ragione né sotto il controllo delle reazioni inconsce governate dall’amigdala, una parte del cervello.

Pertanto, la pratica dell’auto-osservazione è fondamentale per apprendere come guidare i sogni onirici. Per sviluppare questa capacità, è necessario anche educarsi all’esercizio della volontà.

Ma come si gestiscono i sogni? Il percorso di autogestione dei sogni richiede tempo.

Il primo passo per appropriarsi dei propri sogni e portarli a un livello cosciente risiede nella loro scrittura. Scrivere i sogni appena ci svegliamo richiede tempismo, poiché poco dopo il risveglio, i sogni tendono a sfumare dalla memoria. Se ci si sveglia dopo un sogno alle quattro del mattino e ci si riaddormenta, sarà difficile ricordarlo e scriverlo quando suona la sveglia. Pertanto, il primo comandamento

quindi è: scrivere il sogno appena ci si sveglia, quando si è ancora in uno stato di dormiveglia.

Quanto tempo ci vuole per padroneggiare i propri sogni? Dopo circa un mese di registrazione dei sogni, si acquisisce la capacità di ricordarli meglio al risveglio e di riportarli con precisione. Tuttavia, a volte è difficile anche solo percepire di aver sognato se non si segue il primo punto, cioè scriverli appena se ne diventa consapevoli, a qualsiasi ora del giorno o della notte. Normalmente, si fanno almeno 2 o 3 sogni al giorno, ma se non vengono fissati nella coscienza, rimangono sepolti.

Si tratta quindi di imparare a far emergere i sogni e a riportarli sulla carta. Una volta acquisita la padronanza nel ricordarli, si apre la possibilità del secondo passo, cioè l’interpretazione dei sogni. Infatti, la direzione del sogno deriva dall’allenamento della volontà e dell’introspezione, cioè del processo di interpretazione. L’interpretazione è fondamentale per distaccarsi dalla pura emozione vissuta nel sogno e per entrare nella percezione del profondo significato dell’emozione provata.

Da dove nasce l’emozione? Da dove sgorga? Quale parte di noi rappresenta? L’interpretazione non è un gioco, ma è possibile acquisire competenza e abilità nell’astrarre i contenuti del sogno e nel loro utilizzo per l’autocoscienza, ad esempio attraverso la lettura di libri come “Conosci, possiedi e trasforma te stesso”.

A titolo indicativo, possiamo dire che il sogno è una rappresentazione teatrale del nostro io. Il teatrino che viene messo in scena nei sogni parla delle nostre emozioni sopite che necessitano di essere consapevolmente accolte. I sogni ci proteggono, mettono in evidenza paure, desideri e intuizioni. Non rappresentano un quadro esaustivo del nostro essere, ma sono espressione di emozioni vissute precedentemente (o represse) che non sono state ancora razionalizzate o integrate nell’io conscio.

Tuttavia, attraverso la gestione consapevole dei sogni, possiamo imparare ad accogliere e comprendere queste emozioni, utilizzandole come strumenti per il nostro sviluppo personale e per raggiungere i nostri obiettivi. La gestione dei sogni richiede impegno e pratica costante, ma può condurre a una maggiore consapevolezza di sé e alla realizzazione di desideri autentici. È un viaggio verso la comprensione dei nostri pensieri più profondi e delle emozioni nascoste, aprendo le porte a una vera crescita personale.

Elenco dei concetti chiave:

  1. Realizzazione dei sogni nella vita reale.
  2. Diversi significati del termine “sogno”: sogni onirici e sogni desideri.
  3. Adattarsi alla realtà e scoprire i desideri realizzabili.
  4. Affrontare le sfide necessarie per realizzare i desideri.
  5. Possibilità di andare contro i principi morali per raggiungere gli obiettivi.
  6. Abbandonare desideri infantili meno importanti.
  7. Guidare i sogni onirici attraverso l’esercizio della volontà.
  8. Sogni onirici come motore emotivo.
  9. Influenza dei sogni sul pensiero e utilizzo terapeutico per l’autocoscienza.
  10. Affinità tra meditazione buddhista e autocoscienza dei sogni.
  11. Spazio intermedio di auto-osservazione cosciente per dirigere lo stato del sogno.
  12. Risoluzione dei conflitti interiori tra conscio e inconscio.
  13. Scrittura dei sogni come primo passo per la gestione.
  14. Importanza della registrazione immediata dei sogni appena svegli.
  15. Acquisizione dell’abilità di ricordare e riportare con precisione i sogni.
  16. Interpretazione dei sogni per comprendere il significato profondo delle emozioni.
  17. Origine e rappresentazione delle emozioni nel sogno.
  18. Utilizzo dei sogni come strumenti di protezione, esplorazione delle paure, desideri e intuizioni.
  19. Mancata integrazione di alcune emozioni nell’io conscio.
  20. Importanza di accogliere consapevolmente le emozioni attraverso la gestione dei sogni.
  21. Impegno e pratica costante nella gestione dei sogni per una maggiore consapevolezza di sé e il raggiungimento dei desideri autentici.
  22. Viaggio verso la comprensione dei pensieri profondi e delle emozioni nascoste.
  23. Crescita personale attraverso la gestione consapevole dei sogni.

Di Centro Tao Network

TAO, Tecniche ed Arti Orientali. Scuola di Shiatsu Tao, network dei professionisti delle discipline olistiche, corsi, trattamenti, conferenze. 3474846390 - info.centrotao@gmail.com

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